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1°Festa della Chiesetta della Madonna di Sciadonna
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Anno 2009
1° Festa della Chiesa della Madonna "Salus
Infirmorum"
(nei pressi del cimitero cittadino)
in via della Sciadonna a Frascati (RM)
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Dopo il triduo dei giorni 17-18-19 Settembre 2009
di preparazione con la recita del Santo Rosario e
della SS. Messa giornaliera nella piccola
chiesetta della Sciadonna nei pressi del
complesso cimiteriale di Frascati (RM).
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...E' seguita la festa anche per
tutta la Domenica 20 iniziando dalle ore 11,00
con la
celebrazione della S. Messa ripetuta poi alle 17,00. |
Alle ore 18,00 è iniziato un intrattenimento musicale
del bravo musicista/cantante "Orlando"
con l'offerta di panini con porchetta e
delle ciambelle e vino per tutti offerta dai
Confratelli della Confraternita "Morte et Orazione" di
Frascati !
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E' stata
proprio sentita e ben riuscita la festa ben organizzata. Ormai non veniva più effettuata
da tantissimi anni , qui nello spiazzo antistante la chiesetta
della Madonna degli Infermi di via della Sciadonna, e
probabilmente era anche molto desiderato il suo
ripristino, dai parrocchiani locali e non , a giudicare
dal largo afflusso di gente.
Si è anche potuto assistere allo spettacolo pirotecnico
iniziato alle ore 20,00 ed eseguito dalla ditta
Contarelli. |
Le foto che seguono mettono in
evidenza la buona riuscita di questa ripristinata festa della Madonna degli Infermi. Presente
anche S.E. il Vescovo Raffaello Martinelli che ha
condiviso con tutti noi. |
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Un grazie a tutti quelli che l'hanno resa possibile ed in
particolare ai Fratelloni della Orazione e Morte.
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Ora un poco(..pochissimo direi ) di storia che
ho trovato sul web,
riguardo questa piccola chiesa:
Mario Mattei (1844-1854)
Nacque a Pergola (PZ) nel settembre del 1792. Delle sue
origini non si hanno notizie, come non se ne hanno della sua
carriera. Fu ordinato cardinal vescovo della Diocesi suburbicaria
di Frascati nel 1844, da Gregorio XVI (1831-46). Poche anche le
tracce che ha lasciato della sua attività di Pastore. Si può
desumere però che operò molto e bene, se la popolazione di
Frascati quando, nel 1854, opto' per insediarsi nella chiesa di Porto e
Santa Rufina, rivolse un istanza al Papa perché il Mattei fosse
nominato «Protettore della città di Frascati». Ed egli dovette
amare questa terra, se intervenne a mediare varie volte a favore
della città.
Durante il suo vescovato riorganizzò il Monte di
Pietà, con atto ufficiale e legale, riaprendolo e riservando al
cardinal vescovo la piena autorità e giurisdizione. Nell'ottobre
del 1857 egli, invitato dal Gonfaloniere Vincenzo del Grande,
intervenne presso il suo successore nella cura della sede tuscolana, il card. Cagiano, perché riaprisse al culto la
cattedrale di Frascati, che era stata chiusa perché in stato di
abbandono. La sua opera mediatrice dette ottimi risultati.
Riuscì a mettere d'accordo vescovo e comune con il benestare del
Papa. Il Mattei intervenne una seconda volta su richiesta dello
stesso Cagiano per condurre a più miti consigli il grande
contestatore Vincenzo del Grande, affinchè ritirasse la diffida
contro il Capitolo tuscolano, inoltrata per «l'apparatura», a
suo parere indecente e disdicente, della cattedrale.
Fece una visita pastorale, la cui
relazione porta la data dell'ottobre 1852. In essa rileva
che rileva che la città più importante è Frascati. Ci sono due
Monti: Porzio sciadone Compatri, due Rocche: Priora e Papa,
altre due città, Colonna e Grottaferrata con le zone rurali di
Pantano, Castiglione, Lunghezza, Lunghezzina, Terranova e Molara.
Dichiara che in tutte le parrocchie è presente la confraternita
del S.mo Sacramento; che non ci sono collegi, ma i sacerdoti si
danno da fare per sostituire i maestri per i fanciulli. In quasi
tutte le città ci sono le Maestre Pie che accolgono le fanciulle
nelle loro case, le vestono con abiti neri e le istruiscono.
Chiarisce che le Sorelle della Carità di S. Vincenzo de' Paoli
si riuniscono nella chiesa di S. Gregorio Magno; che la chiesa
della Madonna della Neve è vicino alla porta che conduce al
suburbio; che la chiesa di S. Maria della
Sciadonna è curata dalla famiglia De Santis. L'Oratorio
di S. Lorenzo, presso la porta Romana, è il luogo di riunione
della confraternita del S.mo Sacramento. Il seminario conta 21
alunni e 11 convittori. Enumera i conventi: le agostiniane
vivono in clausura e sono 30, i Camaldolesi 12, i Cappuccini 20,
i Passionisti 13, i Carmelitani Scalzi 5, i Francescani
osservanti 28, gli Scolopi, che educano i fanciulli, sono 6.
L'ospedale, restaurato ed ampliato, è sotto la costante
vigilanza del vescovo. Circa il cimitero, si è pensato di farne
uno nuovo. I sussidi dotali sono: Loquenzi 20 scudi, quelli
istituiti dalle confraternite ed uno del principe Auria.
Riguardo alle altre parrocchie vicine rileva che a Rocca Priora
è stato eretto, a cura del medico Gioacchino Brunetti, un
ospedale retto dalle sorelle della Carità; che a Rocca di Papa,
nel 1845, il 29 settembre, consacrò la chiesa parrocchiale che
era stata restaurata, e che l'ospedale è stato abbandonato; che
a Grottaferrata il cimitero, in pessimo stato, deve essere
trasferito più lontano. Asserisce che i parroci, oltre a
risiedere sul posto, fanno scrupolosamente il proprio dovere ed
il popolo osserva i sacramenti e si dedica alle opere di pietà.
Morì a Roma il 7 ottobre 1870 . |
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